Foligno riscopre la gioia della processione per San Feliciano

Martedì 24 gennaio, Solennità del Santo Patrono Feliciano, la comunità è tornata ad abbracciare la statua del Santo Patrono durante il suo passaggio per le vie e le piazze del centro sstorico. Mons. Sorrentino Vescovo della Diocesi di Foligno: “La città ha ritrovato la sua vitalità”. Lontani i giorni della pandemia e delle restrizioni vissute negli ultimi due anni, la città di Foligno è tornata a riappropriarsi, in toto, delle sue tradizioni, quelle che la legano indissolubilmente al suo patrono, San Feliciano. Martedì 24 gennaio, infatti, i fedeli non solo si sono ritrovati a pregare per il loro vescovo e martire all’interno della pro-cattedrale della Madonna del Pianto, ma hanno rivissuto la gioia di poter accompagnare la statua che gli rende omaggio lungo le vie e le piazze del centro storico cittadino. E lo hanno fatto sotto la guida di monsignor Domenico Sorrentino, alla sua prima processione dedicata al Santo Patrono da vescovo della Diocesi di Foligno, e del cardinale Fortunato Frezza, canonico della Patriarcale Basilica di San Pietro.

Ad aprire le celebrazioni per San Feliciano nel giorno della sua solennità, dopo una settimana di appuntamenti quotidiani ai quali hanno preso parte le tante anime della Diocesi, è stata la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico in Italia, a cui ha fatto da sfondo nella mattinata di martedì la pro-cattedrale della Madonna del Pianto. Una funzione religiosa che ha visto la presenza, oltre che di tanti fedeli, anche delle autorità civili e militari della città e non solo. A rappresentare il Comune di Foligno, presente con il Gonfalone, il vicesindaco Riccardo Meloni, gli assessori Decio Barili, Agostino Cetorelli e Marco Cesaro, e il presidente del consiglio comunale, Lorenzo Schiarea. Seduti tra i banchi della chiesa di Sant’Agostino, poi, i sindaci di Spello e Valtopina, Moreno Landrini e Gabriele Coccia, e il consigliere della Provincia di Perugia, David Fantauzzi. E ancora i rappresentanti del Corpo della Polizia municipale, della Polizia di Stato – presente per l’occasione all’esterno della pro-cattedrale anche con un equipaggio del Reparto a cavallo -, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dell’Esercito. Senza dimenticare l’omaggio della Quintana con il suo presidente, Domenico Metelli, i magistrati, gli alfieri dei dieci rioni e i figuranti. Un’intera comunità, dunque, ritrovatasi al cospetto del Santo Patrono. “Segno di una città che oggi ha ritrovato tutta la sua vitalità” ha detto monsignor Sorrentino, invitando i fedeli tutti a farsi portavoce della parola di Dio. “Viviamo un tempo in cui il Vangelo di Gesù va riannunziato – ha spiegato, rivolgendosi alla comunità -, facendolo tornare nelle nostre case, nelle nostre famiglie e nei nostri cuori”. Sulla scia dell’esempio dato da San Feliciano, ricordato come “grande evangelizzatore” non solo dal vescovo folignate ma anche da monsignor Tscherrig. “Usciamo dai nostri ambienti protetti – ha detto nell’omelia il nunzio apostolico – e sull’esempio di San Feliciano e di tutti i santi mettiamoci in cammino per fecondare la terra che abitiamo, la terra della nostra famiglia, delle nostre comunità cittadine ed ecclesiali. Seguiamo ciò che ci chiede il Papa – ha detto, dopo aver portato il saluto del Pontefice e chiesto ai fedeli di pregare per lui – diventando tutti noi missionari”.

A seguire nel pomeriggio, come detto, la tradizionale processione di San Feliciano che, nonostante la fredde temperature della giornata, ha visto la partecipazione di numerosi fedeli. Così come in tanti hanno atteso il passaggio della statua del Santo Patrono lungo le vie e le piazze della città. A concludere la giornata dedicata al vescovo e martire, invece, la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Frezza sempre all’interno della pro-cattedrale della Madonna del Pianto.

Fabio Luccioli, direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno