Convocazione secondo incontro sinodale – 17/02/2022

PROGRAMMA: 

20.45 ACCOGLIENZA E PRESENTAZIONE DEL TEMA 

21.20 LAVORI DI GRUPPO  

22.30 CONCLUSIONE NEI SINGOLI GRUPPI 

DI SEGUITO TROVERETE ALCUNE NOTE METODOLOGICHE E LA SCHEDA DI PREPARAZIONE ALL’INCONTRO PER  IL QUALE SI CHIEDE DI VENIRE PREPARATI SUL TEMA: 

LEGGENDO PRECEDENTEMENTE LE TRACCE ALLEGATE E LE DOMANDE DEL PROPRIO GRUPPO DI APPARTENENZA; 

PRESENTANDO UN TESTO SINTETICO SCRITTO (MAX 10 RIGHE) CHE VERRA’ PRESENTATO, ILLUSTRATO E  INTEGRATO VERBALMENTE ALL’INTERNO DEL LAVORO DI GRUPPO; 

IL TESTO VERRA’ CONSEGNATO AL COORDINATORE DEL GRUPPO AL TERMINE DELL’INCONTRO; DOPO UN PRIMO TEMPO DEDICATO AGLI INTERVENTI PREPARATI VERRA’ DATO SPAZIO PER IL DIALOGO; PER DARE CONTINUITA’ ALL’INCONTRO PRECEDENTE, FAVORIRE LA CONOSCENZA RECIPROCA E LA FRATERNITA’  

SI PREGA DI ANDARE POSSIBILMENTE NEGLI STESSI GRUPPI TEMATICI (ABC) COME INDICATO NELLA SCHEDA.  RESTA LA POSSIBILITA’ DI COLLEGARSI ON LINE AL SEGUENTE LINK: https://meet.google.com/wgk-jtwb-wzj PER  CHI FOSSE IMPOSSIBILITATO A PARTECIPARE IN PRESENZA. 

Il lavoro previo, seppur impegnativo, è un vero servizio per facilitare la partecipazione e rendere più proficuo l’incontro. Li sintetizziamo in alcune “T”:  

Tema: restare nell’argomento senza divagare 

Tempo: sfruttare al massimo il poco tempo, senza pause di improvvisazione e imbarazzo 

Tutti: tutti possono prendere la parola, tutti possono esprimere il loro pensiero anche semplicemente leggendo Testa: averci pensato e pregato prima e mettere per iscritto permette la profondità 

Testo: aiuta i coordinatori e I segretari a fare una sintesi più oggettiva e più corrispondente agli interventi BUON LAVORO! 

Foligno, 5 febbraio 2022

ASSEMBLEA SINODALE 

2° INCONTRO 

PRIMO AMBITO:  

CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO – CONSIGLIO PRESBITERALE – CONSULTA DELLE  AGGREGAZIONI LAICALI – UFFICI DIOCESANI 

ICONA BIBLICA: LA CHIESA DELLE ORIGINI (ATTI 2,42,48) 

Atti 2,42 Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna,  nella frazione del pane e nelle preghiere. 43 Un senso di timore era in tutti e prodigi e  segni avvenivano per opera degli apostoli. 44 Tutti coloro che erano diventati credenti  stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; 45 chi aveva proprietà e sostanze le  vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e  semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. 48 Intanto il  Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati. 

Piste per la riflessione sull’icona biblica: 

  1. A) A fondamento della vita della comunità cristiana primitiva c’è l’ascolto della Parola sotto la guida degli Apostoli. Questo ascolto comunitario si amplifica nella celebrazione liturgica al tempio e in casa che assume sempre più i tratti eucaristici. 
  2. B) La parola più frequente nel testo è “tutti” proprio a sottolineare la comunione e la dimensione plurale della partecipazione e della corresponsabilità. Nella Chiesa primitiva è palese il senso di attiva appartenenza all’unico Corpo di Cristo e alla sua missione. 
  3. C) La Chiesa primitiva gode la simpatia di tutto il popolo per la sua capacità di promuovere il bene comune non solo al suo interno ma anche nelle culture e poverta’ in cui è immersa.

Per approfondire e attualizzare l’icona biblica 

Gruppi CPD-CP-AL-UD

Coordinatori/Segretari  Tema  Costituzione gruppo
In presenza 

p. Andrea Martinelli  

(facilitatore) 

Stefania Catarinangeli  (segretaria) 

GRUPPO A

A) CELEBRARE 

“Camminare insieme” è possibile solo se si fonda  sull’ascolto comunitario della Parola e sulla  

celebrazione. 

Come la preghiera e la liturgia ispirano le decisioni più  importanti nella vita della nostra Chiesa? Quanto le  nostre comunità riescono a vivere la dimensione  comunitaria dell’ascolto della Parola e della liturgia?  Che cosa ci ha insegnato il tempo della pandemia sulla  vita liturgica delle nostre comunità?  

Le nostre comunità promuovono la partecipazione  attiva di tutti i fedeli alla liturgia valorizzando i vari  ministeri? Come possiamo diffondere ancora di più  

nelle nostre comunità l’ascolto comunitario della  Parola e la cura della liturgia? Se la Parola di Dio è  “lampada ai nostri passi”, quanto il Vangelo che  meditiamo al mattino illumina la nostra giornata e,  concretamente, traspare dalle nostre azioni lo stile di  Gesù? 

Vescovo Domenico Sorrentino,  don Giovanni Zampa,  

Antonio Nizzi,  

Pieracci Rita Mery,  

Andrea Brufani,  

don Luigi Filippucci, 

Piergiorgio Selvi,  

Francesca Martelli,  

don Diego Casini,  

Lucia Tacchi,  

Giuseppe Lio,  

Don Simone Marchi

 

In presenza 

Azzurra Stronach  

(facilitatore)  

Patrizia Mosconi  

(segretaria) 

GRUPPO B

B) CORRESPONSABILI NELLA MISSIONE 

La sinodalità è a servizio della missione della Chiesa, a  cui tutti i suoi membri sono chiamati a partecipare. Che cosa ci impedisce come singoli cristiani ad essere  attivi nella missione della Chiesa di annunciare il  Vangelo? Come Organismi di partecipazione della  nostra Chiesa diocesana in che modo promoviamo la  formazione missionaria di ogni persona e dell’intera  comunità? Come la vita di carità, le iniziative di  solidarietà sono vissute quale elemento costitutivo  della missione della Chiesa? Quando svolgiamo il  servizio che il Vescovo ci ha chiesto, sentiamo di essere  mandati anche dalla Comunità? Come viviamo questo  servizio che svolgiamo: con una apertura diocesana o  come una proprietà privata?  

Come contribuiamo alla costruzione e alla  

realizzazione del progetto pastorale diocesano? Come  nella costruzione del Regno di Dio possono contribuire  anche quanti non si riconoscono come credenti e come  

riteniamo di poter tessere reti di collaborazione e di  scambio?

Tommaso Calderini,  

don Antonio Ronchetti,  

Ivana Roscini Vitali,  

p. Antonio Fierro,  

suor Rosalba,  

Massimo Busi,  

Paolo Tulli,  

Paolo Calderini,  

Egidio Berno

In presenza 

Michele Tufo (facilitatore)  Carmen Comisi  

(segretaria) 

GRUPPO C

C) DIALOGARE NELLA CHIESA E NELLA SOCIETÀ Il dialogo è un cammino di perseveranza, che  comprende anche silenzi e sofferenze, ma capace di  raccogliere l’esperienza delle persone e dei popoli. In che misura i nostri organismi sono contesti di  dialogo? Quanta attenzione viene posta all’esercizio  dello stile del dialogo nella conduzione dei lavori?  Come vengono affrontate le divergenze di visione, i  conflitti, le difficoltà? Come promuoviamo il confronto  e la collaborazione tra di noi? Come promuoviamo la  collaborazione con le Diocesi vicine, con e tra le  comunità religiose presenti sul territorio, con e tra  associazioni e movimenti laicali, ecc. 

Come possiamo promuovere attraverso il nostro  lavoro uno stile di Chiesa che dialoga e impara da  altre istanze della società: il mondo della politica,  

dell’economia, della cultura, la società civile, i  poveri…? Sappiamo della presenza sul territorio di  comunità di differente tradizione religiosa? E quanto ce  ne occupiamo? Quali relazioni possiamo costruire?  Quali esperienze di dialogo e di impegno condiviso  portiamo avanti con credenti di altre religioni e con chi  non crede? A quali problematiche specifiche della  Chiesa e della società dovremmo prestare maggiore  attenzione?

don Gianluca Antonelli,  

don Gianni Nizzi,  

Daniele Rimatori,  

suor Adriana Mita,  

Pietro Candori,  

Liliana Brunelli,  

Stefania Speroni,  

don Carlo Maccari,  

don Gigi Bonollo

On line 

Maria Chiara Giacomucci  (facilitatore) 

da individuare  

(segretario) 

GRUPPO  

ON LINE

C-OL) DIALOGARE NELLA CHIESA E NELLA  SOCIETÀ 

Vedi GRUPPO C

Ortensia Marconi,  

Luciano Belardinelli,  

Elisa Morettini,  

Simonetta Morici,  

Lorenzo Spinosi,  

Francesco Savi,  

Maurizio Cipolloni,  

Alessia Camilli,  

Carlo Felice,  

Lucia Coco,  

Maria Chiara Bossi,  

Adriani A.,  

Cristian Bodgan