Il Togo, dittatura e clima di terrore

Giovedì 31 gennaio gli studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico L. Da Vinci, nell’ambito del Progetto Cittadini del Mondo promosso dalla Diocesi di Foligno, hanno incontrato gli operatori dell’ARCI, della CARITAS, del CIDIS, che gestiscono nel Comune di Foligno il progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) finanziato dal Ministero dell’Interno. Il tema affrontato “ABBATTERE MURI PER COSTRUIRE PONTI”. Lo SPRAR è un progetto che qualifica l’accoglienza sul territorio, offrendo ai beneficiari un percorso d’integrazione attraverso strumenti finalizzati all’inclusione sociale. Nel Comune di Foligno ci sono 39 soggetti beneficiari di questo programma. Il progetto fornisce un servizio di accoglienza integrata, dove gli interventi materiali di base, come il vitto e l’alloggio, vengono prestati contestualmente a servizi volti al supporto di percorsi di inclusione sociale, funzionali alla (ri)conquista dell’autonomia individuale. Momento forte dell’incontro la testimonianza di KOFFI titolare di protezione internazionale del Togo nazione francofona dell’Africa. Il Togo è un paese piccolo con tante lingue autoctone. La lingua ufficiale è il francese. In Togo vige una DITTATURA dopo un colpo di stato per opera di Gnassingbé Eyadema. Un potere ininterrotto dal 2005. Oggi il Togo è guidato dal figlio Faure. “Dicono che c’è la Repubblica – racconta KOFFI – in realtà comanda solo una persona. In Togo regna un equilibrio del terrore dove vengono continuamente violati tutti i diritti umani”.