Nomine e provvedimenti

Al termine della Visita pastorale nella Diocesi di Foligno, dopo un percorso condiviso con gli organismi diocesani di partecipazione, ho preso alcuni provvedimenti di riordino della suddivisione territoriale della Diocesi e la nomina di nuovi parroci. La più evidente riforma, dovuta all’esigenza di trovare nuove strutture di comunione piuttosto che all’urgenza della scarsità di clero, è l’istituzione di nuove Unità pastorali, nelle quali la cura pastorale delle Parrocchie, che manterranno il proprio status giuridico, sarà esercitata in maniera coordinata.
Ho istituito l’Unità pastorale ‘Giovanni XXIII’, comprendente le Parrocchie di San Michele Arcangelo in Sterpete, Sant’Egidio in Borroni, San Pietro Apostolo in Corvia e San Michele Arcangelo in Scafali, e l’Unità pastorale ‘Paolo VI’, che unisce le Parrocchie del Ss. Nome di Gesù e della Beata Angela da Foligno, alla quale sarà trasferita la parte della Parrocchia di San Giacomo a nord-est di Viale Firenze e sottratta l’area di San Sebastiano, che entrerà a far parte della Parrocchia di San Giovanni Battista in San Giovanni Profiamma. L’Unità pastorale ‘Valle del Topino’ subisce variazioni territoriali e viene intitolata a ‘S. Domenico da Foligno’: perde, come detto, la Parrocchia della Beata Angela da Foligno, ma comprenderà d’ora in poi quella di San Pietro Apostolo in Valtopina.
Parroci solidali delle Parrocchie di Sterpete, Borroni e Corvia, nell’Unità Pastorale ‘Giovanni XXIII’, saranno fr. Leonardo Antonio De Mola (moderatore) e fr. Gabriele Faraghini, della Comunità Jesus Caritas, coadiuvati dal vicario parrocchiale fr. Oswaldo Cruz Curuchich Tuyuc, della stessa Comunità.
Parroco delle Parrocchie del Ss. Nome di Gesù e della Beata Angela da Foligno, che formano l’Unità Pastorale ‘Paolo VI’, sarà mons. Giovanni Nizzi, finora parroco di Maria Ss. Immacolata, coadiuvato dai vicari parrocchiali don Abel Mutombo Kantenga e don Roy Antony Valiyaparambil, con la collaborazione di don Norberto Mitogo Esono. Mons. Dino Ambrogi, finora parroco del Ss. Nome di Gesù, diviene emerito per raggiunti limiti di età.
La Parrocchia di Maria Ss. Immacolata sarà curata d’ora in avanti dai Frati Minori Conventuali nella persona di P. Domenico Fabbri, che resta parroco anche di San Francesco avviando così un coordinamento che potrà generare in futuro una nuova unità pastorale.
Il riordino dell’articolazione territoriale della Diocesi proseguirà con la revisione dei confini delle parrocchie e con nuove forme di collaborazione, per rispondere in modo più efficace alla missione evangelizzatrice della Chiesa. In questo quadro si inserisce l’avvicendamento nella guida pastorale dell’Unità pastorale ‘Giovanni Paolo II’: don Giovanni Zampa assumerà l’incarico di parroco solidale, passando il testimone di moderatore a don Antonio Ronchetti il quale, oltre ad avvalersi della preziosa collaborazione di mons. Alessandro Trecci, potrà contare sul servizio a tempo pieno di don Sergio Andreoli come vicario parrocchiale.
Ad eccezione della nomina di don Sergio Andreoli e di quella del parroco di San Pietro Apostolo in Corvia, operative da subito in quanto la parrocchia si è resa vacante in seguito alla morte di don Marzio Melelli, tutti gli altri provvedimenti entreranno in vigore il 1° dicembre 2013, I Domenica di Avvento.
Due importanti nomine riguardano gli uffici di Curia. A seguito dell’ingresso di don Cristiano Antonietti presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica, ho chiamato mons. Giuseppe Bertini ad assumere l’incarico di Direttore dell’Ufficio liturgico diocesano; egli si avvarrà della collaborazione di Villelmo Bartolini e di Amina Maneggia. Inoltre, ho chiesto a p. Andrea Martinelli c.s.s. di ricoprire l’incarico, svolto sinora da don Roy Antony Valiyaparambil, di assistente spirituale del Servizio diocesano di pastorale giovanile diretto da Michele Tufo.
La grande gioia per la ‘canonizzazione equipollente’ di Angela da Foligno non diminuisce ma accresce l’importanza dei provvedimenti adottati. San Francesco non esiterebbe a chiamare la grande mistica folignate ‘Sorella Angela’. Ella, alla scuola del Poverello, ha appreso l’obbedienza nella sua forma più pura, l’obbedienza nuda. ‘Niente tra lei è Dio’: di questo è forma l’obbedienza, che è la suprema testimonianza di povertà e, quindi, di libertà.
+ Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Foligno