Verbale del Consiglio Pastorale Diocesano del 26 aprile 2013


Consiglio Pastorale Diocesano


15 Febbraio 2013


 


Verbale


Oggi 26 Aprile 2013 alle ore 18,30 a Cancelli si è riunito il Consiglio Pastorale Diocesano presieduto da S.E. Mons. Gualtiero Sigismondi per discutere il seguente Ordine del Giorno:


1.      Relazione della segreteria sul documento post- visita pastorale da consegnare al Vescovo


2.      Dialogo sulla relazione


3.      Intervento del Vescovo sulla Visita ad Limina


4.      Avvisi


Svolge la funzione di segretario la sig.ra Maria Chiara Giacomucci, assume il ruolo di moderatore il sig. Francesco Savi. Risultano assenti ingiustificati Bartolomei Enrico, Camussi Teresa, Capoccioni Angelo, Cristiano Antonio, Di Salvo Roberto, Fanelli Rita, Fioriti Maria Mancinelli Eros, Marchi Franco, Santarelli Alfredo, Tini Brunozzi Paolo. Sono assenti giustificati: Camilli Paolo, Felice Carlo, Morici Simonetta, Tufo Michele. Si allegano al presente verbale le firme di presenza.


Dopo la recita del Vespro si passa all’esame del OdG.


 


1.      Il moderatore riferisce sui contributi arrivati alla segreteria da parte di membri del Consiglio, di Associazioni e Consigli parrocchiali, contributi inviati tramite email e quindi già in possesso dei membri del Consiglio pastorale diocesano. Propone come metodo di lavoro cercare le convergenze tra le proposte in esame ed indicare le priorità. fa inoltre presente che la discussione verrà articolata nei quattro ambiti: formazione, liturgia, carità e comunione ecclesiale.


 


2.      Si apre il dibattito.


a.      Per quel che riguarda l’ambito Formazione le priorità emerse sono le seguenti: una catechesi per adulti organica e non sporadica che accanto alla Parola di Dio proponga riflessioni sul Magistero Sociale della Chiesa e sul cammino mistico; cura dei catechisti e della loro formazione; proporre ai ragazzi una catechesi che non abbia una impostazione ‘scolastica’; mettere al centro la famiglia come attore e fruitore della catechesi, rilanciare la Scuola di Teologia; curare la pietà popolare riempiendola però di contenuto teologico.


b.      Per l’ambito Liturgia: ridare spessore alla tradizione; curare la preparazione della liturgia per far capire in che modo questa possa farci entrare in dialogo con Dio


c.      Per l’ambito Carità: gli Uffici devono essere luoghi in cui trovare persone competenti e devono raccogliere e promuovere le varie iniziative proposte da parrocchie ed aggregazioni; si guardi alla Caritas come ad un organismo che educhi alla carità, piuttosto che ad una realtà a cui delegare la carità; occorrono gesti concreti: omelie calate sulla situazione reale del nostro territorio, collaborazione con le istituzioni, capacità di discernimento.


d.      Per l’ambito Comunione Ecclesiale: si ritiene opportuno che il Consiglio Pastorale diocesano fornisca delle linee guida per favorire il buon funzionamento dei Consigli parrocchiali e per rendere questi organismi di partecipazione consapevoli della propria identità e del proprio ruolo; si ribadisce l’importanza della formazione che permetta ai laici una partecipazione attiva e responsabile ai Consigli pastorali; si sottolinea il fatto che se questi organismi di partecipazione non funzionano non è possibile realizzare Unità pastorali, in quanto queste sono infrastrutture che presuppongono la comunione; si ribadisce la necessità che gli Uffici si relazionino tra di loro, con i Consigli pastorali, con le aggregazioni laicali per evitare l’autoreferenzialità; si evidenzia la necessità di ripensare e ridefinire il ruolo dei Diaconi.


 


Dopo la pausa per la cena si riapre il dibattito sul terzo punto all’OdG


 


3.      Si passa la parola al Vescovo, il quale, dopo aver ringraziato il Consiglio per il contributo di riflessione sugli esiti della Visita Pastorale, afferma di aver vissuto la Visita ad Limina come un evento ecclesiale.


Afferma che occorre avere il coraggio di abbattere gli orpelli che appesantiscono l’essenzialità e la linearità dell’edificio della Chiesa e che occorre imparare a donarsi più che a spendersi; ricorda infine che promuovere il laicato vuol dire realizzare una chiesa missionaria e sollecita il Consiglio a tramutare le idee in progetti concreti.


 


4.      Nel chiudere la seduta si ricordano alcuni appuntamenti importanti della vita della diocesi: la veglia di Pentecoste innanzi tutto, la pubblicazione delle lettere del Vescovo alle parrocchie e alle aggregazioni laicali durante la Visita Pastorale; si ricorda che è tempo di pensare all’Assemblea e si chiedono contributi sulle possibili tematiche da affrontare in quella sede, da inviare alla segreteria.


 


La seduta è tolta alle ore 22,30.


                                                                                                            Il segretario

                                                                                                Maria Chiara Giacomucci