Grazie Santo Padre!

Sono stupito ma non meravigliato della decisione del Santo Padre Benedetto XVI di rinunciare all’ufficio di Vescovo di Roma. Questo gesto nobile e profetico, compiuto con umiltà e responsabilità, esprime tutta la grandezza dell’uomo, che in questo grave momento non persegue l’interesse personale, ma agisce esclusivamente per il bene della Chiesa. Molti sono i motivi dell’immensa gratitudine che nutro nei confronti di Benedetto XVI: il suo magistero altissimo e illuminato, la sua grandezza d’animo, la forza spirituale con cui ha saputo guidare la Chiesa di Cristo, oltre alla riconoscenza personale per avermi chiamato all’episcopato. Anche la decisione, certamente sofferta, di rinunciare al ministero petrino conferma il grande amore del Santo Padre per il gregge che gli è stato affidato e sul quale certamente continuerà a vegliare con la preghiera e con la sua presenza discreta. Non ci resta che pregare, in quest’ora, per Benedetto XVI e per la Chiesa tutta, perché sotto la guida dello Spirito Santo possa presto ottenere da Dio ‘il dono di un papa secondo il suo cuore, che illumini il suo popolo con la verità del Vangelo e lo edifichi con la testimonianza della vita’.
La celebrazione di inizio della Quaresima, con il rito di imposizione delle Ceneri, e la catechesi di Quaresima, già prevista nella festa liturgica della Cattedra di San Pietro Apostolo, sono occasioni propizie sul nostro cammino diocesano per presentare al Signore la nostra preghiera di gratitudine per il magistero di Benedetto XVI, che con questa infallibile lezione di umiltà ci insegna ad amare la Chiesa più di noi stessi.
 
Foligno, 11 febbraio 2013
+ Gualtiero Sigismondi
Vescovo di Foligno