Diretta Santa Messa dalla Chiesa di Maria Immacolata in Foligno

Oggi, martedì 12 maggio 2020 alle ore 18.00, la Diocedi di Foligno celebrerà, in assenza di popolo, la Santa Messa dalla Chiesa di Maria Immacolata, Unità pastorale Beato Pietro Crisci, insieme ai frati minori conventuali della Comunità di S. Francesco. La liturgia verrà trasmessa in streaming sulle pagine Facebook dei mezzi di comunicazione della Diocesi: Diocesi di Foligno, Rgunotizie.it, Gazzetta di Foligno, Radio Gente Umbra.

La Messa sarà disponibile anche attraverso il sito della Diocesi di Foligno: www.diocesidifoligno.it

Cenni storici

Il 16 maggio 1944 un grappolo di bombe distrusse la chiesa dell’Oratorio e l’attigua chiesa dell’Immacolata, tutte e due vicinissime alla cattedrale di S. Feliciano, nel centro della città. Il vescovo di Foligno mons. Siro Silvestri (1955-1975) chiese che le somme erogate come riparazione dei danni di guerra venissero utilizzate per la costruzione di una nuova chiesa da situare in periferia; questa chiesa fu dedicata a Maria SS. Immacolata, a ricordo di una delle due chiese distrutte; essa sorse nel nuovo quartiere di via Oslavia.
Invece la casa parrocchiale, accanto alla stessa chiesa, venne costruita al posto di quella della Chiesa cittadina del Suffragio in via Garibaldi, anch’essa distrutta dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale
Architetto fu Giuseppe Meccoli di Assisi; ditta costruttrice fu quella folignate dei fratelli Cicioni. La costruzione della chiesa venne terminata nel 1960, non senza il contributo economico dei fedeli; la consacrazione avvenne il 25 marzo 1961.
Dal punto di vista pastorale si ebbe nel 1957 la vicaria autonoma di Maria SS. Immacolata che venne affidata il 20 agosto di quell’anno a mons. Dino Tomassini, il quale vi lavorò due anni (qualche anno dopo, nel 1962, fu eletto vescovo di Ischia).
Il vescovo Siro Silvestri emanò il decreto di erezione della parrocchia il 31 dicembre 1958.
In questi ultimi anni, la fisionomia della parrocchia è cambiata; basti pensare che più volte i riti dei funerali rappresentano il triplo dei riti di battesimo. Inoltre si contano molte presenze transitorie. Comunque il genius loci di questa comunità è dato dalla centralità della chiesa parrocchiale rispetto all’intero quartiere, e questa è una grazia che altre chiese cittadine non possiedono. L’animus moderato di questi fedeli qualifica una serena vita parrocchiale.
Primo parroco a pieno titolo fu Don Ugo Carduccini nominato il 1 novembre 1959 e durato fino al 2000. Don Ugo ha creato tradizioni liturgiche parrocchiali come la festa dell’Immacolata e quella del Crocifisso; ha fondato nel 1994 il periodico della comunità “Camminare insieme”; ha costituito un centro ricreativo, culturale e sportivo per la gioventù; ha iniziato la consuetudine della cosiddetta “Festa della famiglia” allo scopo, come scriveva nella lettera d’invito, di “ringraziare il Signore per il dono del matrimonio cristiano insieme a tutti gli sposi della parrocchia, soprattutto insieme a coloro che nel corso di quest’anno ricordano un anniversario significativo delle loro nozze”.
Attuale parroco è Don Giovanni Nizzi, coadiuvato dal vicario parrocchiale p. Abel Mutonbo Kantenga e da due diaconi permanenti, Daniele Rimatori e Giorgio Saetti.
Questa parrocchia nel 1985 contava 3210 abitanti; ora ne conta un numero pressoché uguale, 3200.
Dal punto di vista storico va ricordato che il grande crocifisso che sovrasta l’altare maggiore della Chiesa parrocchiale e il grande reliquiario della S. Croce provengono ambedue dalla distrutta Chiesa dell’Oratorio.