Nuove indicazioni pastorali per ripartire dopo il 26 aprile

Dopo un lungo periodo di evangelizzazione a distanza, forti limitazioni e disagi, sottolinea Mons. Giovanni Nizzi Delegato ad omnia della Diocesi di Foligno, si presenta all’orizzonte la possibilità di ripartire per un nuovo percorso di formazione cristiana.

Il nuovo Decreto Covid sulle riaperture al via il 26 aprile e il probabile ritorno della nostra Regione alla cosiddetta “zona gialla” ci ridanno fiducia e speranza e al tempo stesso ci responsabilizzano ad essere pronti per la ripartenza di quelle attività formative o sospese o svolte a distanza.

Raccogliendo i suggerimenti dei vari Uffici pastorali, il Delegato omnia esorta tutti, presbiteri, diaconi, catechisti, responsabili dei gruppi, genitori, a prepararsi sapientemente alle nuove opportunità:

recuperando e studiando tutte le norme previste e realizzando negli spazi e nelle strutture tutti gli adempimenti di sicurezza dovuti;

coinvolgendo i consigli pastorali nel discernimento e nella programmazione delle attività da proporre;

prendendo atto del lavoro fatto già fatto in parrocchia, in diocesi e in Italia con il percorso “Ripartiamo insieme” e il documento della CEU “Cristiani in Umbria con la gioia del Vangelo” dopo l’assemblea regionale del 2019;

sensibilizzando gli animatori e i catechisti con momenti di formazione alla nuova situazione;

contattando le famiglie per impostare insieme la ripresa degli appuntamenti, dando informazioni chiare e semplici;

promuovendo la partecipazione liturgica domenicale come momento fondamentale dell’iniziazione cristiana dei ragazzi e delle loro famiglie, utilizzando tutte le celebrazioni previste in ciascuna unità pastorale/parrocchia per evitare possibili “respingimenti” qualora venisse raggiunta la capienza massima della chiesa;

evitando per la Celebrazione dei Sacramenti (Battesimo, Cresima, Comunione, Matrimonio) una preparazione sbrigativa e improvvisata. Per questo le comunità dovrebbero elaborare percorsi che tengano conto dell’anno trascorso: esperienze comunitarie già sperimentate (es. piccoli gruppi), attività realmente svolte, formazione oggettivamente proposta e frequentata, presenza alla vita liturgica, esperienze vissute da famiglie e ragazzi… offrendo a tutti attenzione e accoglienza, senza lasciarsi condizionare dalla fretta di fissare date;

ragionando fin da ora sulla continuità o riapertura degli oratori, tenendo conto delle proposte del Coordinamento diocesano degli Oratori e del Servizio diocesano per la Pastorale giovanile.

Riguardo alla Comunione dei malati nelle loro abitazioni, qualora avessero già concluso il programma vaccinale, i sacerdoti, diaconi e ministri straordinari della Comunione possono riprendere, in accordo con le famiglie, il loro servizio;

In caso di difficoltà a far ripartire le attività in presenza (mancanza di spazi, difficoltà organizzative, timore da parte delle famiglie…) si esorta ancora a perseverare nelle modalità a distanza fin qui elaborate con grande generosità e fantasia, invitando a partecipare all’Eucarestia domenicale, vera scuola di fede, speranza e carità.