V Domenica di Quaresima

29-03-2009

Il brano evangelico appena proclamato ci ha fatto ascoltare la confidenza intima con la quale il Signore Gesù, nell’imminenza della Passione, manifesta ai discepoli l’intenzione di compiere fino in fondo la volontà del Padre: ‘L’anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest’ora? Ma per questo sono giunto a quest’ora!’ (Gv 12,27). Malgrado il profondo turbamento dell’animo, Egli esprime la ferma volontà di consegnarsi liberamente alla morte; ormai non è più l’ora delle parole e dei discorsi: è giunta ‘l’ora della croce’, l’ora del pieno abbandono al Padre. L’Autore della Lettera agli Ebrei tiene a precisare che, alla scuola della croce, Gesù ha raggiunto la perfezione dell’obbedienza filiale, divenendo ‘causa di salvezza eterna’ (cf. Eb 5,8-9).