Riorganizzazione degli Uffici di Curia

Di fronte ad una moltiplicazione di uffici pastorali che crea frammentazione progettuale e operativa, difficoltà di chiarificazione delle diverse competenze e fatica a gestire i diversi livelli relazionali, l’idea di “pastorale integrata”, che fa leva sulla centralità dei destinatari, è una direzione di marcia da consolidare e incrementare, come auspica Papa Francesco al n° 27 dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium. “Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione. La riforma delle strutture, che esige la conversione pastorale, si può intendere solo in questo senso: fare in modo che esse diventino tutte più missionarie, che la pastorale ordinaria in tutte le sue istanze sia più espansiva e aperta, che ponga gli agenti pastorali in costante atteggiamento di uscita”.
Premesso che la Curia diocesana è uno degli strumenti più significativi di aiuto al Vescovo nel suo servizio pastorale alla Diocesi;
Visto che l’attuale articolazione della Curia diocesana, almeno nella sua strutturazione fondamentale, risale a diversi anni orsono;
Volendo rispondere in modo efficace a nuove priorità quali la semplificazione, il coordinamento delle attività ad intra e ad extra della Curia diocesana, lo studio e la concreta attuazione di una pastorale d’insieme attraverso lo strumento delle “unità pastorali” che, nelle loro diverse tipologie, si configurano come infrastrutture missionarie;
Nel quadro di una progressiva riforma della Curia diocesana e sulla base di quanto discusso e proposto dagli organismi diocesani di partecipazione;
A norma del can. 145 e ai sensi della normativa di cui ai cann. 476-481;
Con il presente Atto stabilisco, ad experimentum e ad triennium, la nuova articolazione della Curia diocesana in quattro aree pastorali, coordinate da un responsabile che avrà cura, “in perfetta unione di pensiero e di sentire” (cf. 1Cor 1,10), di promuovere il cammino sinodale, senza il quale il discernimento non prende forma.

 

Aree pastorali

1. Evangelizzazione e catechesi
Responsabile: prof. Ortenzia Marconi

Ufficio catechistico + Scuola interdiocesana di teologia
Ufficio per l’educazione, la scuola e l’università + I.R.C.
Ufficio per la pastorale familiare
S.D.P.G. + Coordinamento Oratori
Ufficio per la pastorale vocazionale
Ufficio per la pastorale del tempo libero, turismo e sport
Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso

 

2. Liturgia e santificazione
Responsabile: fr. Paolo Maria Barducci

Ufficio liturgico e delle celebrazioni
Ufficio per la formazione al diaconato permanente e ai ministeri
Ufficio per formazione permanente del Clero e per la Vita consacrata

 

3. Servizio per lo sviluppo integrale della persona
Responsabile: dott.ssa Lucia Coco

Caritas diocesana
Opere caritative e sociali presenti in diocesi
Ufficio per la pastorale della salute
Ufficio per i problemi sociali e del lavoro
Ufficio per la cooperazione missionaria tra le Chiese
Migrantes diocesana

 

4. Affari generali
Responsabile: mons. Giovanni Nizzi

Segreteria vescovile
Ufficio per le comunicazioni sociali e servizio stampa
Ufficio per i beni culturali ecclesiastici e Servizio per l’edilizia di culto e la ricostruzione
Cancelleria
Economato: Amministrazione e Servizio per la promozione e il sostegno economico alla Chiesa

 

Pur riconoscendo che la progettazione per settori è necessaria per evitare l’improvvisazione, tuttavia forte è il disagio per una certa frammentazione della pastorale della Chiesa. È utile richiamare, al riguardo, quanto si legge al n° 141 del documento finale della XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, a cui ho avuto la grazia di partecipare come padre sinodale. “La moltiplicazione di uffici molto specializzati, ma a volte separati, non giova alla significatività della proposta cristiana (…). È necessario sviluppare maggiore coordinamento e integrazione tra i diversi ambiti, passando da un lavoro per uffici a un lavoro per progetti”.

Foligno, 24 gennaio 2019

+ Gualtiero Sigismondi

24-01-2019