Passeggiata in bici per l’Unità pastorale San Giovanni XXIII

Domenica 13 ottobre i genitori e i ragazzi delle parrocchie di Borroni, Corvia, Scafali, Sterpete, si sono radunati in bici a Scafali per poi proseguire insieme verso Torre di Montefalco con i parroci don Carlo, don Agostino e i diaconi David e Tullio per iniziare il nuovo anno pastorale presso la Chiesa di San Francesco dove si venera Maria con il titolo di Regina del Mondo.

Momento di festa e di gioco per i ragazzi con i loro catechisti e di riflessione per i loro genitori accompagnati da don Carlo in veste di parroco moderatore dell’Unità pastorale San Giovanni XXIII.

La chiesa è dedicata a San Francesco non ha pretese artistiche e sorse negli anni 50 del secolo scorso sull’onda delle singolari esperienze religiose di una contadina, Robusta Pergolari. Era vedova e madre di sei figli; nel giorno del Corpus Domini del 1948 le parve di vedere la Madonna e di sentire da Lei l’invito a continuare a fare la carità nonostante la sua povertà. Ella rimase a braccia aperte, come pietrificata e riuscì solo a gridare per tre volte “Madonna mia!“.
Le apparizioni si susseguirono in quell’anno e in quelli successivi; si ebbero guarigioni portentose; si cominciò a costruire una chiesa con le offerte dei fedeli; questa chiesa doveva, per ordine della Madonna, intitolarsi a Lei come “Regina del Mondo“; oggi, invece, si intitola a San Francesco. Fu consacrata il 5 maggio del 1958. Il proprietario del terreno il Sig. Giuseppe Ubaldi, all’’epoca donò alla Parrocchia di Scafali l’area attuale dove venne edificata la chiesa. La manovalanza fu tutta locale tranne che per la muratura, ove fu incaricata una ditta, e per gli scalpellini di Todi che lavorarono sul posto la pietra portata da una cava di San Terenziano. Questa chiesa, dopo il necessario restauro per i danni subiti nel terremoto del 1997, è stata riaperta al culto il 12 dicembre 2009. L’interno è privo di affreschi e nella sagrestia si conserva una lapide in memoria della signora Robusta promotrice dell’edificio.