Card. Bertone su sentenza Strasburgo, “è segno di ragionevolezza?”

La sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo relativa all’esposizione nelle aule del crocifisso provoca ‘veramente una perdita’. ‘Il mio commento non può che essere di deplorazione. E aggiungo che noi dobbiamo cercare con tutte le forze di conservare i segni della nostra fede, per chi crede, ma anche per chi non crede’. Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, card. Tracisio Bertone, a margine di una conferenza stampa svoltasi questa mattina all’ospedale pediatrico ‘Bambin Gesù’ di Roma. ‘Abbiamo ascoltato – ha detto il cardinale – l’eco e il dolore di chi si sente un po’ tradito nelle proprie radici cristiane pensando che questo simbolo religioso è il simbolo di un amore universale’; un simbolo ‘non di esclusione ma di accoglienza’. Purtroppo, ha aggiunto il cardinale, ci vengono tolti ‘i simboli più cari. E ciò è veramente una perdita per tutti. Le nostre città, le nostre strade, le nostre opere d’arte sono pubbliche, allora dovremmo togliere tutti i crocifissi e tutte le opere che presentano questo simbolo? Mi domando se questo sia un segno di ragionevolezza?’. Rispondendo infine a una domanda se la Chiesa farà dei passi dopo la sentenza, il cardinale ha dichiarato: ‘Farà dei passi nel senso di stimolare la Conferenza episcopale e i cristiani a reagire; non possiamo interferire sulla Corte europea’. (Servizio Informazione Religiosa)